Cesare Cremonini (3 novembre)
2017
“Poetica” è il primo singolo. La canzone che ha il piacevole compito di far entrare il pubblico nel nuovo capitolo di Cesare Cremonini.
Il nuovo album (in uscita il 24 novembre) fa tesoro delle sonorità di “Logico” (2014), ricco di successi come “Logico#1”, “Greygoose”, “Buon Viaggio (Share the Love)”, “Lost in the weekend”, sicuramente più rappresentative del sound e degli approcci di questo decennio, e quelle più tipicamente “brit” de “La teoria dei colori” (2012).
A differenza degli ultimi lavori, questa volta Cesare si presenta con una ballad di grande autorevolezza.
La scelta, forse spiazzante, non è casuale: proprio perché negli ultimi anni, infatti, il lavoro di Cesare si è rivolto verso una particolare ricerca musicale, un determinato ”impatto sonoro”, a testi fatti di immagini, e a tematiche meno “romantiche”, questa volta c’è stato il desiderio di far convivere queste ultime esperienze musicali con quello che Cesare è da sempre nell’immaginario collettivo, e cioè un grande autore di canzoni melodiche, della miglior tradizione del cantautorato italiano, vestite di un abito “pop” internazionale.
“Poetica” non è “un pezzo”. Ma una canzone.
E’ stata scritta, suonata e cantata senza paura. Scelta come primo singolo perché rispetto alle altre canzoni che compongono l’album è priva di difese. La sua armatura è lei stessa, la sua struttura, la sua melodia, la sua armonia, le sue parole umane e dirette.
Non cerca facili scorciatoie e non si nasconde dietro alle mode del momento per piacere.
La quiete che accompagna la tristezza. L’inquietudine del silenzio che accompagna la paura. La potenza del coraggio di chiedere un abbraccio che rompe le catene.
“Poetica” è una ballad ma ha il sound di una band, una ritmica ossessiva e comunicativa che richiama l’eco di un accompagnamento jazz. Non è solo un canzone d’amore: il “…sei bellissima…” gridato nel ritornello è urlato alla vita.
E’ un cocktail di benvenuto per il nuovo album, ricco di serotonina e dopamina: gli ingredienti della felicità e dell’unione tra gli esseri umani. E’ una canzone semplice, ma complessa. E’ un’opera intima, ma grande. E’ un brano che vuole essere cantato, ma allo stesso tempo non pretende di insegnare a cantare.
E’ una canzone per chi ama la musica, e ancora una volta è una canzone per tutti.